mercoledì 8 settembre 2010

I Tours di Toscanainmoto


Quando guido i miei compagni di viaggio lungo gli itinerari dei tours mi assale il solito dubbio..... Ma questi sono interessati davvero a quello che racconto loro? Amano le soste improvvisate per mostrare un particolare del paesaggio ? O preferiscono tirare dritto e concentrarsi solo sulla guida della loro bella motocicletta ? Sono dubbi legittimi poichè tendo ad assecondare le esigenze dei partecipanti ma anche a tener fede ai miei propositi. E sono quelli dichiarati sul sito toscanainmoto.it. Ritengo che un viaggio in moto, un escursione di un fine settimana, per breve che sia,deve essere motivata non solo dalla meta, ma anche dalla scelta della strada. Passo da questa parte piuttosto che da quest'altra per il panorama, per le cose interessanti che spero di vedere, perchè "scopro" angoli suggestivi. Basterebbe già questo per non utilizzare più un GPS. O imposti tu la strada, le tappe o lui ti porta dove vuole...alla faccia dei panorami. I miei tours non si fanno con il GPS. Diventano matti a ricalcolare la posizione ad ogni km per quante volte cambio strada, mi infilo nei vicoli, mi addentro nel reticolo viario che posso sfruttare per avere il massimo dalla "strada". Aggiungo che le mie strade sono tutte di collina e montagna, strette e tortuose, deserte e selvagge. Chi non mi tiene in vista si perde con facilità. Questa è una delle ragioni per cui i miei Tours sono slow....andatura tranquilla appunto. In pochi metri decido di fermarmi, sempre sperando di far cosa gradita, perchè mi è venuta in mente la misteriosa morte del Cavaliere di Gragnola e, giust'appunto, stiamo passando vicini al Castello dell'Aquila.